UN EURO AL VOLO
Camminava a testa bassa Edoardo.
Guardava il terreno e pensava al passato; non al passato inteso come l’insieme delle esperienze passate, quanto a un paio di fatti accaduti qualche tempo prima.
Eventi in qualche modo indefiniti.
Pensava a qualcosa, ma non sapeva neppure lui bene a cosa.
Era un po’ che non camminava a testa bassa, solitamente era una persona tranquilla, senza gioie né tristezze.
Si imbatté camminando in un piccolo penny appoggiato per terra, caduto a qualche persona che aveva camminato prima di lui.
Lo raccolse e continuò a passeggiare, questa volta a occhi chiusi, pensando al futuro, immaginando impensabili fortune che quel penny poteva portargli.
Immaginava ad un ipotetica vincita alla lotteria o a come quel penny avrebbe potuto placare la fame di un bimbo povero.
Queste suggestioni lo stavano facendo sorridere, guardava il futuro in maniera positiva.
Aveva passeggiato per un ora quasi, prima triste ripensando al passato, poi felice sognando il futuro.
Ritornò a casa sazio, contento per avere liberato la mente e per aver sciolto i muscoli con una sana camminata.
Aveva però perso qualcosa di estremamente importante, che non avrebbe ritrovato più: La concezione del presente.
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