IL MANUALE DEL PERFETTO SCONOSCIUTO
Il manuale del perfetto sconosciuto inizia con una frase ad effetto: – Sono Ofelio, e non mi conosce nessuno -.
In effetti per essere lo sconosciuto perfetto, non solo bisogna avere conoscenze, addirittura e per assurdo sarebbe meglio non avere neppure parenti, fratelli né genitori.
Bisognerebbe vivere in una campagna desolata, oppure in un faro in mezzo al mare.
L’ importante è non dare nell’occhio, possedere una macchina o avere un telefono sarebbe solo controproducente.
Sarebbe meglio coltivare il proprio orto e allevare i propri animali, senza però vendere nulla a nessuno, altrimenti si potrebbe instaurare un rapporto di fiducia con un cliente che potrebbe diventare poi, col tempo, un conoscente o, peggio ancora, un amico.
Bisogna fare attenzione e non dare nell’occhio.
Si potrebbe a questo punto scrivere, a patto di bruciare tutto il materiale subito dopo la scrittura.
Seguendo questo ragionamento allora non dovresti neanche avere rapporti sessuali.
La conseguenza è diventare ciechi a forza di pugnette.
Un minimo di vita sociale va quindi coltivata.
bè è giusto anche questo…
sconosciuto come la solitudine… Bel blog! Grazie di scrivere, davvero 🙂
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http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2010/12/02/tram-de-vie-un-amore-difficile/