LA TRUCIDA CLEMENTINA
Clementina Forlei sembrava innocua, una sfigatella a vederla così, con il suo ombrellino grigio, il suo piumino d’oca bianco, gli occhiali da topo da biblioteca e quell’acconciatura anni ’50 che la faceva apparire ancor più sfigata.
E invece no.
Clementina era una bestia, una trucida assassina assetata di sangue. Spezzettava in minuscoli pezzettini tutte le sue vittime, ne beveva il sangue e poi, con i pezzi di carne rimanenti ci faceva lo spezzatino domenicale, intriso di pomodoro e patate lesse.
Non salutava neppure se la incontravi per strada, ma se per caso ti capitava di fermarti per pisciare un secondo appoggiato al faggio sulla statale che collegava Arezzo a Firenze, allora eri spacciato.
Non ti avrebbe trovato nessuno, e neppure la tua macchina sarebbe più riapparsa.
Leave a Comment