SFIGHE DA SUBITO
Era lo sfigato del nostro gruppo. Musicalmente non lo si poteva discutere, un genio, un orecchio e una voce inimitabili.
Ma totalmente sfigato.
Con la sua canottiera da nonno Felice, gli occhiali spessi e i suoi modi di rapportarsi con le altre persone completamente estranianti dalla realtà.
Sfigato cronico. Una dote innata da una parte e una sfiga enorme dall’altra.
Samuele non aveva alternative, era in obbligo di sfruttare le sue doti musicali, anche se i conoscenti e le persone intorno a lui lo additavano come l’idiota, lo stupido, il coglione.
Un infanzia e un adolescenza segnata da questo fatto.
Preso per i fondelli da una vita, ma Samuele era ormai abituato, era una parte del suo DNA, essere preso per il culo non gli pesava, perché ormai gli sembrava una cosa dovuta, una cosa buona e giusta.
Non seppe mai sfruttare le sue doti nascoste, perché in fondo aveva scordato di averle.
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