TRADIMENTI E DECADENZA
Il ticchettio dell’orologio scandiva i secondi.
Riccardo era convinto di averle viste tutte nella sua vita, ma si sbagliava.
Era ancora in camera davanti al suo PC, ma ancora non capiva perché Monia, la sua segretaria non l’avesse ancora chiamato.
Riccardo era sposato e aveva tre figli piccoli, ma era un adultero, tradiva la moglie da ormai tre anni.
Nel suo studio si erano alternate Claudia, Maria, Veronica, Laura, Miriam e giust’appunto Monia, l’ultima arrivata.
Riccardo ricopriva un ruolo importante nella società e ad incrementare la sua fama ci pensava il fascino carismatico che emanava.
Vivere come lui sarebbe stato il sogno di molti, anche perché tutti i progetti che sviluppava al lavoro risultavano fruttuosi e importanti, non per altro i suoi intimi conoscenti lo avevano soprannominato Re Mida.
Ma quel giorno la sorte decise di non aiutarlo… sua moglie, rovistando tra i panni sporchi, notò una strana protuberanza nella tasca dei calzoni, infilò la mano ed estrasse un paio di mutandine rosa da donna, non certo le sue… capì.
Era pazza di suo marito e non voleva perderlo, dovette accettare la realtà, e per tutta la vita dovette piangere in silenzio, stupidamente, senza mai controbattere il marito, solo per paura di essere
lasciata.
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