ARTEFIZI ARTIFICIALI
Manuel Picchiotti le stava cercando da anni, fino a che in quel caldo autunno del 1995 le trovò al supermercato, le pillole della felicità.
Ne comprò dieci flaconi, ogni flacone conteneva centocinquanta pillole; perciò aveva una scorta di millecinquecento pillole, il che significa che per più di quattro anni avrebbe avuto la garanzia di essere felice.
A dir la verità sarebbero stati ben più di quattro anni, perché le pillole le avrebbe ingerite solamente nei giorni di depressione, perciò se togliamo centocinquanta giorni all’anno, ipotizzando che in questi giorni Manuel fosse stato felice, le pillole sarebbero bastate per ben sette anni.
Quell’anno fu l’inizio della fine.
Iniziarono nuove mode: tette finte, culi più duri, rughe spianate, capelli multicolori, felicità artificiale… venne trovato un rimedio a tutto, non ci furono più imperfezioni e le persone raggiunsero il loro scopo: essere perfetti.
L’unico problema è che non esisteva più la natura.
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