REMEMBERING TIMES
– Mamma, possiamo fare il bagno? –
– No,quando arriva il babbo lo potete fare, adesso no! –
Siamo al bagno Romeo, è domenica e la lancetta dell’orologio segna l’una meno dieci.
Il babbo lavora, arriva all’una.
Quando sei bambino il tempo non passa mai, e dieci minuti sono interminabili, soprattutto quando devi aspettare qualcosa che ti piace fare, come il bagno al mare o più semplicemente la campanella che significa la fine della scuola e l’inizio delle vacanze.
– Adesso possiamo? –
– Il babbo non è ancora arrivato… –
– Tra quanto arriva? –
– Tra 5 minuti –
Io e Alessandro siamo impazienti, abbiamo voglia di immergerci.
La mamma continua a prendere il sole, mentre noi aspettiamo l’arrivo del “Ba”.
All’interno della borsa frigorifera, intanto, i panini farciti aspettano impauriti l’ora di pranzo.
Il lento movimento delle lancette scandisce l’inesorabile attesa….a pensarci il momento più emozionante non è tanto quello del bagno tanto quello del pregustarlo.
Di solito a quest’ora di gente in spiaggia c’è né ben poca.
– Sì, ma il Ba quando arriva? –
– Adesso arriva –
I fratelli sbuffano, cercano in qualche modo di guadagnare metri preziosi verso la battigia, ma ogni volta vengono redarguiti dalla madre.
In lontananza un uomo con la barba e gli occhiali si avvicina, è il babbo.
Quei 50 metri di passerella sembrano 6 chilometri, il nostro ombrellone d’altronde è situato in prima fila!
Il “Ba” si spoglia, si toglie gli occhiali: è il momento del bagno.
…
…
…
Si torna a riva, si va a fare la doccia.
A me spettano i panini dolci col salame, da bere Estatè.
Ale ha i panini al prosciutto, il babbo come sempre la frutta.
Per una decina di minuti c’è tranquillità.
Il babbo inizia a sfogliare i giornali.
– Possiamo fare il bagno? –
– Avete appena mangiato, no! –
– A che ora possiamo? –
– Alle 3 e 30 –
– Che ore sono? –
– L’1 e 30 –
Se 10 minuti c’erano sembrati tanti, pensate due ore!!
ahhahahahahahahaha che tempi!!!!!!!!!!!!!!!!