INCONVENIENTI MATTUTINI
La Signora torinese con gli occhiali che ho davanti a me lo sa perfettamente, e io so meglio di lei che il cappuccino che le ho preparato stamattina faceva pietà.
E’ il mio primo giorno di lavoro come cameriere, di conseguenza un errore del genere ci sta, ma lei non lo sa; lei mi considera un cameriere vero, uno che sa il fatto suo.
In cuor mio stamane sapevo benissimo che la brodaglia marrone che portavo tra le mani non sarebbe stata bevuta neanche da un cane, ma non volendo fare la figura del cameriere lento l’ho portata lo stesso.
Chiaramente la signora se n’è andata lasciando mezza tazza piena, salutandomi come se nulla fosse successo.
Personalmente la mattina, per carburare, ho bisogno di consumare una piacevole colazione, così da poter affrontare la giornata col vigore che un buon caffè latte o preferibilmente un cappuccino mi può dare.
Per questo motivo ho ancora da stamattina il magone per aver rovinato la giornata alla signora o comunque il risentimento per averle fatto iniziare la giornata in maniera non del tutto propizia.
Infatti ella potrebbe aver avuto una giornata molto sfortunata, riversando di conseguenza la colpa a quel maledetto cappuccino, presagio di malasorte.
Allo stesso modo potrebbe aver avuto una giornata veramente positiva, macchiata solamente da quel disgustoso liquido bevuto in mattinata.
In ogni caso ora ho l’occasione per spiegarmi, per farle capire che la sua sola sfortuna oggi è stata quella di incontrare me nel giorno del mio noviziato come cameriere.
Basterebbero due frasi, ma non riesco a trovare il momento e le parole migliori.
La signora finisce il suo aperitivo, poi salutando in maniera alquanto sbrigativa esce dall’hotel con la sua compagnia di amici.
Lo sapevo!
Anche questa volta sono stato un codardo, sicuramente domattina arriverà in sala e mi chiederà un caffè, o peggio ancora un the, umiliando le mie doti da cameriere, considerandomi un buon a nulla.
Potrebbe maledire il giorno in cui ha prenotato una camera all’hotel Serena, o magari potrebbe suicidarsi per aver assaporato il peggior cappuccino della sua vita.
Passano venti minuti, la signora torna al bar per un altro aperitivo, ma ora il bar è affollato, sbottonarmi ora e dichiarare a tutti i clienti che non sono capace a fare un cappuccino potrebbe essere un arma a doppio taglio, però lo devo fare, inspiro profondamente e sviscero tutta la verità.
Per un momento gli ospiti sono confusi, non sanno che dire, poi tutto si conclude in una sincera risata.
Domani mattina potranno ordinare un cappuccino, sapendo che, nonostante la qualità, esso sarà fatto con tutto l’impegno possibile.
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