UNA STORIA NEL MARE
Aveva preparato tutto nei minimi particolari quella mattina, spasmodicamente, ricontrollando con cura la borsa con all’interno l’attrezzatura per le immersioni, per assicurarsi di non dimenticare nulla.
Afferrò la muta dalla gruccia e si recò in cucina per inscatolare i favolosi cioccolatini spugnosi al gusto di mirtillo che solo lei sapeva fare, proprio quelli che gentilmente offriva ai suoi compagni di immersioni ogni volta che si immergeva.
Lynda aveva 63 anni ed era pronta al suicidio.
Era sposata da 38 anni con David, un brav’uomo, meccanico e ricambista d’auto.
Per 15 anni Lynda aveva avuto un amante, Richard, inglese di nascita e australiano di adozione. Il loro amore era sempre stato nascosto, furtivo, non
avevano la possibilità di renderlo pubblico, ma nell’animo si amavano per davvero.
Lynda aveva conosciuto Richard tramite le immersioni, lui era un istruttore, lei una semplice amante del mare.
David, il marito di Lynda non era un patito del mare, nonostante ciò lasciava molta libertà a Lynda, permettendole di coltivare il suo hobby preferito, senza mai interferire e quindi senza essere mai venuto a conoscenza della relazione tra lei e Richard.
Quella mattina Lynda sapeva di volerla fare finita, sapeva di volerlo fare nel mare, con il suo amato; aveva preparato tutto con estrema precisione.
Preparò la colazione per il marito, lasciandola sul tavolo, sapendo che David si sarebbe alzato da lì a poco. Caricò in macchina la borsa con l’attrezzatura e i cioccolatini.
Arrivò al diving shop, salutò tutti, compreso Richard, ancora ignaro delle intenzioni di Lynda. Raggiunsero il sito con il gommone, studiando insieme il briefing per l’immersione.
Come d’abitudine Lynda era in coppia con Richard. Tuffo dalla barca e discesa lenta negli abissi, come due pesci sott’acqua, Lynda e Richard nuotavano lentamente insieme osservando la fauna marina, poi d’un tratto, Lynda, avvicinandosi al suo amante, afferrò il rubinetto della bombola di Richard senza farsi vedere e con un movimento celere con la mano gli bloccò il flusso dell’ossigeno.
Richard ignaro del tutto respirò come al solito, ma il secondo stadio era bloccato, l’aria non passava, provò con un altro respiro, nulla!
Si sentì soffocare, controllò il gauge, accorgendosi che stava indicando zero.
Fortunatamente i tanti anni di esperienza lo avevano aiutato a rimanere calmo nonostante il pericolo imminente. Si girò verso Lynda per metterla al corrente del suo problema, ma ormai Lynda si era già tolta il jacket.
Lynda si avvicinò all’amante, togliendogli l’erogatore di bocca, avvicinando le labbra baciandolo con amore, esprimendo in silenzio tutta la potenza di quell’amore nascosto, rubato, un bacio al sapore di sale, in apnea.
Lynda come una sirena era riuscita per una volta nella vita ad esprimere tutto il suo amore.
Intanto il gommone in superficie continuava a setacciare la zona, non c’era più nulla da fare però, la corrente aveva portato i due in fondo agli abissi, ormai i loro corpi e il loro amore erano persi nell’oceano.
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