CAPPELLE AL LAVORO
Oggi al lavoro ho combinato un paio di cazzate. Un po’ perché non mi sono capito, un po’ perché loro ti dicono cosa fare ma non come.
Tipo uno dei primi giorni che ero qui, mi hanno fatto lucidare i vetri di ogni flipper presente nello showroom, dicendomi di togliere tutte le etichette sul vetro, quando io gli ho chiesto: – ma anche queste piccoline? – loro mi hanno risposto: – si, te togli le etichette… –
Poi oggi uno è arrivato e mi fa: – ma quando hai pulito i vetri hai tolto i codici dei flipper – e io – ah di sì, mi han detto di fare cosi -, invece probabilmente avevo capito male.
Poi oggi mi fanno: – Vernicia questi videogames – e io: – Ok , con cosa? Cosa devo usare? – e loro: – la vernice o il pennarello, vedi te -.
Poi sono arrivati dopo un po’ e mi fanno: – No! Cazzo perché hai usato questa vernice qui? Non va bene questa! – insomma un po’ così, due o tre cappelle un po’ perché non avevo capito bene, un po’ perché davvero ti dicono di fare un lavoro, ma ti devi sempre ingegnare, quindi è andata così.
Però non è che si sono incazzati, tipo per le etichette me le hanno fatte attaccare tutte dopo lavoro (penso per punizione).
A volte non è facilissimo però si fa!
oscia… vabbè, per tutte le giornate super e le figate che hai visto un giornata di mrda, almeno una, ci voleva! grande fra!
ciao franci!
pensa che stai vivendo un’esperienza fantastica!! e sicuramente starai meglio di me!che fantastica che è l’australia! se prima avevo una gran voglia di scoprirla ecco…vedendo tutto questo ben di dio …sta diventando il mio sogno!
ci sono entrata per caso nel tuo blog e mi sono appassionata a leggerti!!sei semplicemente un grande!
tantissimi bacioni dalla toscana! 😉
ciao ciao!!!!
è un messaggio nemmeno troppo subliminale, vogliono licenziarti…ciao cencina torna a trovarci quando vuoi, ti aspettiamo!