BAGNI DI SANGUE
Arrivai sul posto e mi ritrovai in un bagno di sangue.
Un fiume, un lago di sangue.
Si erano fatti esplodere dentro la stazione nell’ora di punta quei quattro bastardi svizzeri e lo avevano fatto più per sfizio personale che per seguire un ideologia particolare.
Ed ora toccava a me, innocente e impotente spazzino di periferia, raccogliere le ossa e far sparire il sangue da terra.
Che cosa credevano di fare?
Cosa pensavano potesse succedere dopo quell’esplosione?
Niente! Come sempre.
Non sarebbe cambiato nulla nel mondo e non avrebbero ottenuto né gloria né ammirazione.
Avrebbero semplicemente fatto incazzare un povero spazzino, che avrebbe dovuto pulire i resti di una strage.
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