STORIE E STORIELLE DI MARE
Steso sul suo scoglio personale con l’intento di migliorare l’ormai bronzea tintarella, Filippo non si aspettava di rivedere Bianca l’olandese.
Il suo costumino bianco risaltava la sua abbronzatura e mostrava la virilità del suo membro, la sua capigliatura arruffata estremamente scura delineava la mediterraneità dei suoi lineamenti, degni del miglior latin-lover italiano.
Erano ormai passati quaranta minuti da quando si era steso; quando per caso aprì gli occhi gli si presentò inaspettatamente a pochi metri da lui la figura della slanciata e biondissima Bianca, poliziotta olandese.
Si erano conosciuti un paio di sere prima al “Sudoku” barettino della zona, dove, dopo qualche occhiata furtiva, Filippo aveva cercato con il suo pessimo inglese di adescare la bella straniera.
Non era stato facile, ed in effetti non era riuscito a combinarci nulla, così aveva lasciato perdere.
Ma quel pomeriggio a spiaggia, la visione di quella meravigliosa figura femminile l’aveva turbato.
Per qualche minuto era rimasto interdetto, senza sapere che fare.
Buttarsi subito in acqua e raggiungerla, o aspettare che passasse più vicina a lui?
Voleva sfruttare il momento, così Filippo si tuffò, andando diretto all’obbiettivo.
Era ormai arrivato così tanto vicino da toccarla quando si sentì pizzicare la gamba.
Era una medusa.
Filippo imprecò, dirigendosi verso riva per medicarsi.
Bianca finì la sua nuotata e proprio quel pomeriggio ripartì per Amsterdam.
Cazzo! Queso sì che vuol dire che "E’ SFIGA! MI RIFIUTO! SAREBBE UN’IDEA!"
Mitico Fra!