LA RAGAZZA CHE VIDE LA NATURA
Abitudinaria come sempre, anche quel giorno Sara decise di portare fuori di casa per il giretto serale Fiocco, il suo labrador beige.
Mise il guinzaglio al collo del cane, indossò gli occhiali da sole e il berrettino e uscì di casa.
Usciva dal suo appartamento sempre alle 18.15, portando Fiocco nei campi dietro all’officina di suo zio Lorenzo e dopo mezzora esatta era di nuovo a casa.
Essendo il 12 Settembre e quindi non essendoci più la calca estiva di turisti, Sara volle cambiare itinerario, passando dal mare.
Accortosi della novità, Fiocco, spaesato, iniziò ad annusare dappertutto e a pisciare in ogni angolo, per segnare il suo territorio.
Il sole tramontante e la spiaggia semideserta conferivano al paesaggio un non so che di malinconico.
“Peccato per ‘sto cavolo di vento” pensò Sara mentre scendeva la passerella per arrivare sulla battigia. Era arrivato il momento, poteva liberare Fiocco, che subito iniziò a correre sentendo la libertà del paesaggio senza ostacoli.
– Fiocco!! Torna qui – Sara continuava a camminare, tenendo sempre sotto controllo il cane.
Qualche centinaio di metri più avanti, uno strano tipo si faceva trasportare da uno strano affare somigliante ad un aquilone.
– Fiocco… – richiamò a sé Sara, incuriosita dalla strana visione. Decise così di proseguire in quella direzione, e notando che il ragazzo, solo nell’acqua con il suo affare, stava esibendosi in numerose acrobazie, si sedette sul pattino giallo dell’emergenza.
Dopo qualche secondo anche Fiocco, probabilmente stranito come Sara, si accucciò ai piedi della padrona osservando il ragazzo biondo.
“Che strano sport…” pensò tra sé Sara, ormai ipnotizzata dall’eleganza con cui il ragazzo si lasciava trasportare dal suo aquilone. La solita mezzora di giro era passata da un po’, ma Sara non riusciva a togliere gli occhi da quello spettacolo, non c’era più un semplice ragazzo con un aquilone, iniziavano a esserci colori, non c’erano più forme nette.
Il ragazzo iniziò a galleggiare steso completamente sull’acqua, i colori iniziavano ad essere un minestrone caleidoscopico, fino a che, tutto ad un tratto! BUM!
Tutt’intorno arancione, non più forme, non più linee nette… solo colore, un botto, un esplosione, poi di nuovo come prima, normale.
Sara ebbe un sussulto, una sensazione strana.
Energia ovunque.
Si alzò per ritornare a casa.
Forse non lo aveva capito, forse non si era resa conto che il ragazzo era riuscito a fondersi con la natura, era diventato la natura stessa.
– Fiocco! Andiamo dai… – disse distrattamente Sara, ritornandosene nel suo mondo.
Leave a Comment