EL DUENO DE BOCATTAS
Qui’ tutti i kiter che alloggiano in hotels o resort se la prendono comoda, sapendo che il vento non cesserà fino alle 6, aspettano di aver digerito prima di entrare in acqua.
Ieri a quell’ora (3 di pomeriggio) sono uscito per cambiare attrezzatura, montando la vela più piccola perché si era alzato il vento.
Il mare era pieno di cabaretiani conosciuti (i nomi me li hanno detti mille volte ma non li ricordo, oltre a Ariel c’era questo Alex Soto) che in acqua stavano facendo evoluzioni da lustrarsi gli occhi, gente a 8 metri di altezza che danza con l’aquilone, si toglie la tavola, gira, prilla, saluta, si inchina, poi si rimette la tavola e continua ad andare.
Alle 5 mi sono recato al lavoro, come ho accennato ora abbiamo con noi Josi la nuova cameriera/barista, che ho deciso di soprannominare la “Mantide Religiosa” per la sua capacità di adocchiare un uomo e succhiargli tutto: soldi, umori, liquidi per poi gettarlo con noncuranza nella “basura” ossia nella spazzatura.
In pratica la ragazza di sempre, Soledad, questa settimana sta lavorando la mattina, e io mi sono ritrovato ad essere il “capo” del locale; nel senso che Josi, che sta imparando, mi chiede sempre come fare le cose e l’ubicazione dei vari liquori, in più devo far quadrare i conti e la cassa.
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