CORSA AL MARE
Mi piace quando è così, anzi no… lo adoro.
E’ Febbraio, ma il pomeriggio scaldato dal sole tiepido, riporta alla mente le giornate di Ottobre.
Inizio la mia corsa, è strano, quei posti così vicini e sempre a portata di mano sembrano sempre diversi, sembrano aver cambiato la propria fisionomia.
La spiaggia è semi deserta, il cielo terso e il mare calmo mi accompagnano in un mondo onirico; i pensieri si susseguono rapidamente e a
volte sfuggono quando si passa momentaneamente dallo stato sognante a quello della realtà.
volte sfuggono quando si passa momentaneamente dallo stato sognante a quello della realtà.
E’ l’effetto del mare.
E’ strano, eppure 20 metri più lontano, sulla strada, i clacson e i rombi dei motori non permettono alcuna riflessione, quando si è lì, l’unica preoccupazione è urlare ad alta voce quanto sia impedito l’uomo al volante nella macchina di fronte.
Sono 20 metri, eppure, da lì i suoni rimangono lontani.
Un aereo è in volo, il suo motore si percepisce a stento, dalla strada un latrato di cane, un camion… ma un rumore più nitido e regolare
attira l’attenzione, non è proprio un rumore, è un sussurro.
attira l’attenzione, non è proprio un rumore, è un sussurro.
Cosa significa? Non capisco, eppure so che vuole esprimere qualcosa, so che sta parlando con me. Il cane abbaia ancora. Sono al bagno Romeo, conosco troppo bene la disposizione degli scogli in quel punto del litorale, a cosa stavo pensando?
La mente è un fiume di idee, mi sussurra, l’ho sentita troppe volte quella voce, ma non riesco mai a capire, l’ascolto, provo a concentrarmi, è difficile.
Come si fa ad essere arrabbiati nella vita,quando si prova tutto ciò? A contatto con il mare tutte le preoccupazioni svaniscono, la natura… perché non ne apprezziamo il significato?
La vita, le preoccupazioni, i litigi, le invidie, perché?
Risposte troppo difficili. Sono stanco,evidentemente non sono in forma, le gambe iniziano a contrarsi, cammino, sento di nuovo quella voce, non capisco, ma… ringrazio.
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