CONCLUSIONI DI VIAGGIO: AUSTRALIA
– Ridi “…” (e qui di solito ci stava il nome del più casinaro della classe) che i conti li facciamo alla fine – soleva dire qualche professore al liceo alla fine di qualche momento caotico in classe.
Beh, quei tempi sono finiti da un pezzo ormai, ma come quella volta è giusto scrivere i commenti e i giudizi a fine percorso.
E adesso sono veramente alla fine, oggi è il mio ultimo giorno Australiano.
Potrei concludere scrivendo un percorso a tappe di ciò che ho vissuto qui, ma sarebbe troppo lungo.
Potrei anche ricamare una lunga storia romanzata con termini aulici, ma anche qui’ rischierei di allungarmi troppo ed essere noioso.
Potrei anche iniziare un discorso filosofico sulle emozioni e sensazioni provate, ma qualcuno potrebbe fraintendere le mie parole rimproverando il mio misticismo zen.
Effettivamente nell’arco di questi ormai 6 mesi con questo blog ho reso partecipi un po’ tutti delle mie avventure, delle mie emozioni e dei “cazzi” miei per così dire.
Quindi a questo punto mi limito a trascrivere un tratto di un brano preso da un libro che mi è capitato di leggere sull’aereo da Taipei a Sydney, proprio il giorno prima di sbarcare in Australia che racchiude e sintetizza in sè tutto ciò che c’è da dire riguardo a questa mia esperienza (chiamatela vacanza se vi piace di più, chiamatelo viaggio se pensate che sia il termine più adatto).
Il brano e’ tratto dall’Odissea e fa così:
“Itaca tieni sempre nella mente,
La tua sorte ti segna quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni,
che vecchio tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezza.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti di più.
E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Reduce cosi’ saggio, cosi’ esperto,
avrai capito che vuol dire un Itaca.”
il libro era Viserba ieri Viserba oggi?Franci,oltre al tesserino di istruttore di sub è arrivata oggi una lettera dall’Australia.Il mittente èBernard. La busta puzza di patacata comunque l’apriamo domenica sera quando ci siamo quasi tutti
Dai che ai sem arvet ,,,
Tin bota bel
At salut e nu fa e mat sle HOstes ,,,
Te capi’ ?!?
A me sono arrivati i parastinchi di Viduka, le prime scarpette da calcio di Kewell e la brillantina che usa Kalac ,,
Grazie !!
Forza Viserba
Michele