PESCA PARTICOLARE
Sigaro in bocca e zainetto in spalla.
Nello zainetto: 25 €, dei quali 6,35 in moneta, 4 chewing-gum Vigorsol (quelle verdi mentolate), due ami di ricambio, tre metri e mezzo di filo da pesca, un quantitativo standard di spago e tabacco… per il sigaro, quello che sta in bocca.
A parte la variabilità dei soldi e il numero delle cicche da masticare, Alfonso parte sempre da casa con questo set di materiali, quando sa di andare a pescare al lago.
Il lago non è pericoloso, non è uno di quei laghi dove la mamma ti dice che ci sono i gorghi e la gente muore inghiottita dalle alghe.
Al massimo c’è un po’ di melma, nel lago.
E Alfonso va lì, nel lago, perché l’acqua gli arriva al massimo 15 centimetri sopra le ginocchia.
In più va lì perché sa di incontrare, durante la pausa pranzo, i suoi amici: Sauro il panettiere, Michele Proietti l’informatico e il suo amico Gigi, pescatore di professione, appunto.
Alfonso e i suoi amici non pescano come tutti gli altri… hanno sì una canna, un mulinello e un amo attaccato ad un filo, ma la loro è più una danza, il loro è un walzer con gli inquilini del lago.
Non si fermano mai, quando sono dentro l’acqua.
Il primo movimento è ripetuto per tre volte di seguito, tre colpi di polso. Netti, rapidi. Tre colpi, il primo per portare l’estremità superiore della canna dietro le scapole, il secondo per portarla davanti alla fronte e il terzo uguale al primo, per posizionare l’estremità superiore dietro le scapole.
Per tre volte.
Poi lasciano partire il filo, lontano, ad una quindicina di metri davanti a loro.
Quando l’amo tocca la superficie d’acqua, e solo in quel momento, recuperano.
Ma non arrotolando il mulinello, il mulinello non lo usano quasi mai, potevano quasi non comprarlo quell’affare. Recuperano da sotto loro, dalla canna.
E così vanno avanti, ritmicamente, nel lago, fino a quando le labbra di Alfonso iniziano ad essere pizzicate fastidiosamente dal calore del sigaro, oramai totalmente consumato nella bocca del protagonista.
Solo a quel punto i quattro amici si possono congedare, uscendo contemporaneamente dall’acqua.
piaciuto!