Nel lavoro commerciale il follow-up è sempre una fase delicata. Ancora di più lo diventa in estate, quando il rischio è quello di "perdere il contatto" semplicemente perché gli interlocutori sono in ferie o con priorità diverse. Eppure, il follow-up estivo ben gestito può trasformarsi in un potente strumento per costruire relazioni e alimentare il funnel.
Vediamo insieme alcune strategie pratiche per non disperdere le opportunità proprio nei mesi più difficili.
1. Accettare il contesto stagionale
Partiamo da un principio semplice: luglio e agosto non sono mesi normali. Aspettarsi risposte rapide o decisioni immediate è spesso irrealistico. Ma proprio questa consapevolezza deve portarci a:
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rallentare il ritmo,
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abbassare la pressione commerciale,
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spostare il focus dalla chiusura immediata al mantenimento della relazione.
In questa fase la priorità non è vendere, ma restare presenti.
2. Definire un "follow-up estivo" specifico
Il follow-up estivo deve essere diverso rispetto ai mesi normali:
L’obiettivo è: esserci senza pesare.
3. Sfruttare il multicanale in modo intelligente
Durante i mesi estivi può essere efficace alternare:
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email di cortesia (non commerciali),
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messaggi su LinkedIn con spunti o contenuti utili,
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qualche breve telefonata solo se ci sono segnali di disponibilità.
L’approccio multicanale mantiene viva l’attenzione senza diventare invasivo.
4. Prevedere il "rilancio" settembrino
Ogni attività estiva dovrebbe già contenere il gancio per il post-ferie:
In questo modo, evitiamo il rischio di dover "ricostruire" da zero il contatto a settembre.
5. Non perdere mai il controllo della prossima azione
Anche nei mesi estivi, il principio resta valido: il commerciale efficace sa sempre qual è il prossimo passo.
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Se l’interlocutore è in ferie: segniamo la data di rientro.
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Se rinvia la decisione: fissiamo un appuntamento telefonico per settembre.
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Se rimanda: proponiamo una data specifica, anche solo per un punto aggiornamento.
Mai lasciare "in sospeso" il follow-up.
Conclusione:
L'estate non è tempo di chiusure, ma di semina. Chi sa gestire il follow-up con garbo e metodo in questi mesi costruisce le condizioni ideali per raccogliere i frutti appena riparte l'attività piena.
Il rischio non è chiamare troppo o troppo poco: il rischio è sparire. Un follow-up leggero, elegante e costante mantiene viva la relazione anche sotto l’ombrellone.