CATALOGAZIONI
– Tu sei un 6 –
– Te, li, con le gambe corte, sei un 5 e mezzo –
– Lei invece, signore… ! –
– … Signore, lei è un 8 –
– Come un 8? Perché? –
– Si vede dal dito, lo vede? Vede che è ad uncino? Quello è il segno che lei è un 8! –
Catalogare.
Giudicare.
Votare esprimendo giudizi.
Me n’ero accorto da tempo che quella puttana di una zingara stava cercando di cambiare le abitudini del nostro paese, ma non pensavo potesse essere un fatto pericoloso, non ci avevo dato importanza.
Ero rimasto zitto, come sempre…
Mi ero lasciato scivolare gli eventi di dosso, osservandoli da mero spettatore.
Ma adesso era troppo tardi.
La zingara era arrivata tre anni fa in paese, con il suo fagotto puzzolente e la sua bocca addobbata di denti d’oro.
Inizialmente nessuno ci fece caso.
Fu trattata come una mendicante, tenuta a distanza da tutti.
Il nostro è sempre stato un paesello di periferia e i pochi viandanti che sostavano per qualche giorno erano trattati con diffidenza.
I giorni diventarono settimane, le settimane mesi e i mesi le permisero di integrarsi.
La svolta fu quando la moglie del Dottor Punzecchia si rivolse a lei dopo la misteriosa perdita del figlio.
La puttana zingara le lesse il passato e il futuro con le carte e quello fu l’inizio della fine.
Fece presto la voce a spargersi e lentamente la zingara prese possesso di noi, delle nostre anime, del nostro paese.
Osvaldo Pecci, il signor Gustavelli, persino la scettica Ninetta Guardalavaca si fecero leggere il futuro da lei.
Iniziò in quel modo, quasi fosse un gioco.
Ma ora ci cataloga, ci da un numero e delle regole.
E noi ci siamo convinti.
Ascoltiamo la zingara e ci cataloghiamo.
Non siamo più i veri noi stessi ma ci comportiamo per come ci dice lei.
Io ancora non mi sono fatto avvicinare, ma so che arriverà la mia ora.
Ogni mattina mi sveglio e sento quei suoi occhi graffiarmi addosso, sento la sua presenza pesante che mi osserva per capire le mie mosse e succhiarmi l’anima.
Vorrei fuggire, ma più ci provo, più mi trovo aspirato verso di lei.
Sono in trappola.
Puttana di una zingara!
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